[Foto (virtuale) di gruppo]NB: pronunciare pojèchali per ottenere il sorriso enigmatico di Jurij Gagarin

Il QC TETRISS nasce all’interno di un progetto universitario di Terza Missione IPS-TM: è la nostra “Terza Missione Possibile”, come la chiamiamo noi. Suo obiettivo è l’invenzione di: 1) nuovi formati di disseminazione e condivisone del sapere; 2) nuovi “veicoli” culturali per far conoscere testi russi inediti in traduzione. Siamo un progetto animato da studenti e giovani studiosi della Sezione di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) dell’Università di Trieste, dove io [MDM] insegno Letteratura Russa e Traduzione dal Russo all’Italiano. Un progetto che dunque nasce naturalmente all’interno di una lingua specifica, il russo: per una necessità specifica, urgente, di creare uno spazio di ascolto in un momento storico terribile; per il “salvataggio culturale” di un patrimonio trasversale ineludibile; per aumentata responsabilità verso chi si è ritrovato questa lingua nel suo destino. Siamo partiti da un’idea molto semplice: creare una nostra “arca russa” – come l’avrebbe chiamata Aleksandr Sokurov – per restituire all’Università il suo ruolo di contagio, per restituire alla traduzione il suo ruolo di essere il contrario della guerra.

Perché ci chiamiamo così? Perché siamo un Quadrato che si oppone ai tanti “circoli” angustamente autoreferenziali; Culturale perché ci occupiamo di lingue, cioè di culture; “interculturale” potremmo dire, perché sui confini – e sul loro superamento – lavoriamo noi traduttori. L’acronimo TETRISS è invece programmatico omaggio al videogioco (russo!) più famoso al mondo: un gioco creato, serendipicamente, all’interno dei “cervelli d’oro” dell’Accademia delle Scienze dell’URSS, che si è rivelato capace di superare barriere geografiche, storiche, ideologiche. La sigla “T.E.T.R.I.S.S.” viene da noi interpretata così, in un movimento dal generale allo specifico: Testi e Traduzioni: Ricerche + Invenzioni di Sistemi Segnici, ovvero Testi e Traduzioni di Russia ISS. Dove ISS è la nostra “Stazione Spaziale Interlinguistica”. Da qui partiamo per un viaggio semiotico ormai improrogabile, alla ricerca della salvezza per il nostro cosmo interculturale perduto.

Con questo progetto ci inventiamo un modo, e un mondo. Il tutto, partendo dallo specifico della nostra competenza: siamo traduttori, appunto – “e niente di linguistico, cioè di umano, ci è estraneo”, ci viene da parafrasare Jakobson che parafrasava Terenzio. In questo mondo ci inventiamo anche un genere che abbiamo chiamato ©TRAДAЯT (volutamente enantiomorfo e in doppio alfabeto): di qui le creazioni che vedrete nel nostro sito e nelle nostre presentazioni, traduzioni intersemiotiche di viaggi dentro e fuori culture. Ed ecco allora il nostro logo: un quadrato nero come il suo famoso antenato suprematista, lo “zero di tutte le forme” di K. Malevič, nuovo alfabeto del reale (“ci capiranno tra cent’anni”, dicevano loro di se stessi): attraversato da lettere in tetramini, “morfemi” ideali di una scrittura capace di ampliarsi e mutare forma accogliendo suggestioni sempre nuove e rinnovabili – la “riscrittura” della traduzione.

La struttura del ©Tetris originale ispira altresì la struttura stessa del Quadrato, la possibilità appunto di modificarne (ampliandola) la forma iniziale mediante aggiunta di 'tetramini' diversi: di altre lingue, nel nostro caso, di altre culture - nonché di altre discipline, in una superiore conciliazione di sapere umanistico e scientifico. Di qui anche l’attività del nostro Laboratorio Permanente Creativo di Traduzione Quantistica LCPTQ+, svolta in collaborazione con l’Università di Verona, che volge alla postulazione di un Modello Ampliato della Traduzione MAT_X (sulla base del modello ristretto it<>ru Russkij M.A.T.). Per una linea di ricerca indipendente da dettami accademici prescrittivamente intesi, improntata al rigore metodologico e alla libera espressione artistica, il cui luogo di approfondimento, il cui linguaggio di condivisione, il cui spazio ideale e reale di sperimentazione e verifica è la traduzione in quanto paradigma – abduttivo – del sapere contemporaneo.

Il nostro progetto prevede l’ideazione e la strutturazione di nuovi formati di disseminazione: mediante eventi ad alta componente artistica, realizzati in collaborazione con i Partner ufficiali, e attraverso la creazione di originali “Carte Culturali” – veicolo educativo in cui l’interazione parole/immagini genera testi semiotici originali su temi russi. La scelta delle carte è programmatica: le “carte” sono infatti un topos culturale marcato all’interno della cultura russa; la “carta” è materiale eletto (di partenza e di arrivo) di noi traduttori. Nasce anch’essa, in fondo, da un’idea semplice: c’è chi legge le carte, da tempi immemori. Ma chi è che le scrive, ci siamo chiesti? Ecco, noi le scriviamo. Le riscriviamo, meglio. Le traduciamo, cioè. Le nostre sono carte da lettura in traduzione. Le faremo con Modiano, eccellenza FVG nel mondo, le nostre Carte Culturali. E anche i giochi che inventeremo. Giochi serissimi – e divertiti.
Perché la cultura salva, la traduzione unisce, il gioco guarisce.

Un’ultima cosa: le nostre carte sono 33. Trentatré come le lettere dell’alfabeto russo. Le abbiamo battezzate “POECHALI!”, in omaggio a Ju. Gagarin e al suo storico volo nel Cosmo: un’esortazione a superare i confini di scienza, letteratura, desiderio e realtà.

Облетев Землю в корабле-спутнике, я увидел, как прекрасна наша планета. Люди, будем хранить и приумножать эту красоту, а не разрушать ее!

“Orbitando intorno alla terra nella mia navicella ho potuto vedere quanto sia splendido il nostro pianeta. Uomini! Conserviamo e moltiplichiamo questa bellezza, non distruggiamola!”

E dunque, vi invitiamo a bordo della nostra ISS.
Partiamo?
ПОЕХАЛИ!

SputnikSigla:
TETRISS Theme!
(traduzione intermusicale originale by Souvlaki per QC TETRISS)

[Qui: estratti dalla Descrizione ufficiale Bando FVG Avviso Creatività 2023]