FROM RUSSIA WITH QUEER LOVE

Copertina CasAupa

Ovvero, “Happening Semiotico” sulla Russia LGBTQIA+ di ieri e di oggi

Sabato 20 luglio ore 19.00

Circolo Cas*Aupa, Udine – Via Val d’Aupa, 2

Un viaggio vertiginoso in un universo tanto sconosciuto quanto insospettato: dai costumi sessuali del Secolo d’Argento alle repressioni della Russia sovietica, dai primi matrimoni civili alla carnevalesca realtà del dopo-URSS, fino alle contraddizioni della legislazione recente. Attraverso canzoni, filmati, letture, testimonianze: un giro culturale su montagne russe di libertà e costrizione, a restituire la visione di un mondo enigmatico e spesso paradossale, la cui complessità si oppone a superficiali uniformazioni mediatiche.

Diritti negati e singolarità: una storia giuridica “dal passato imprevedibile”; Gay.ru: voci e volti di una conquista organizzata; Pleški, club, e oltre il visibile: luoghi e linguaggi di società a margine; “Gente di luce lunare”: pagine di letteratura moderna e contemporanea; “Fuori e dentro l’armadio”: teatro e cinema in prima linea; Golubye & C.: suggestioni di un gergo straniero – questi alcuni dei temi di cui parleremo, strutturati in forma di microtesti artistici, le ©Carte Culturali “Blu di Russia”.

Racconti brevi in forma di originali “carte da lettura” che realizzeremo in collaborazione con MODIANO Carte da Gioco e Affini S.p.A., le nostre ©Carte Culturali hanno lo scopo di far conoscere testi russi inediti in traduzione su temi di attualità e interesse trasversale. “Blu di Russia” è il nome di questo mazzo, perché “golubye” [lett. “azzurri”] sono chiamati in Russia i gay, con un termine colloquiale di cui accogliamo — con variazione — la suggestione cromatica per dare colore a una ricerca in un ambito delicatissimo e urgente, dove la traduzione diviene paradigma di conoscenza.

Perché la traduzione è “esperienza dei confini e del loro superamento” (V. Machlin); perché la traduzione, “lingua dell’Europa” (U. Eco), è “antitetica alla guerra” (A. Prete); perché la traduzione, come diceva I. Brodskij, “è la madre di ogni civiltà”.

Poèchali! Andiamo? Con questo invito, omaggio cifrato a Jurij Gagarin, il Progetto QC T.E.T.R.I.S.S., nella sua attenzione alle questioni di inclusività e democratizzazione del sapere, invita a bordo della sua “Arca Russa” per condividere un’operazione di “salvamento culturale” che nasce all’interno di una competenza specifica ma si fa voce dall’urgenza improrogabile: perché salvare una cultura significa salvare la cultura.

ПОЕХАЛИ? Andiamo, orgogliosamente insieme!