COSA SI LEGGE QUANDO SI LEGGE IN TRADUZIONE?
E COSA LEGGE (E RISCRIVE) L'IA?
👩💻 In piazza Unità per la tre giorni del festival della ricerca scientifica Trieste NEXT 2024, il Quadrato Culturale TETRISS – per l’occasione portavoce della sezione di russo nel Laboratorio a cura del Dipartimento IUSLIT SSLMIT – ha offerto al pubblico una sua originale interpretazione del quesito “Umani e macchine: colleghi o concorrenti?", inscenando un divertito duello (letterario, naturalmente) tra traduttori e nuove tecnologie, per indagare il confine tra “IO” e “IA” in traduzione.
✍️ Le nostre esperienze di traduttori dal russo all’italiano, nella misura di brevi “carte da lettura”, diventano punto di partenza per un viaggio nel castello di specchi della traduzione; dalla polifonica intraducibilità dell’Evgenij Onegin alle moderne riletture (e riscritture) dei classici, scomodando Čechov, Achmatova, Medea, Ulickaja e Majakovskij – per raccontare le peripezie (e l’importanza) del nostro lavoro di traduttori e per lanciare un guanto di sfida: è in grado, l’IA, di leggere – e di tradurre – l’invisibile del testo?
A fare da intermezzo alle nostre stoccate all’IA: interpretazioni in simultanea a ritmo di rap, letture di carte e cartoline: frammenti sparsi dal nostro laboratorio creativo di “traduzione totale” (Torop).
Per mostrare la traduzione al di là del risultato, nelle mille sfumature del suo processo, nei fattori linguistici e culturali che entrano in gioco. Perché la traduzione è un'arte esatta (Čukovskij) che forse, più che di intelligenza artificiale, necessita di intelligenza ‘artigianale’, del tempo lento della lettura, della rilettura, della documentazione.
Un ringraziamento agli organizzatori del festival, alla professoressa Pascale Janot e a tutto il Dipartimento IUSLIT per l'opportunità di portare davanti a un pubblico così ampio il nostro punto di vista.
С любовью,
QC TETRISS 🟥
